Cistite dopo i rapporti sessuali
I rapporti sessuali costituiscono uno dei principali fattori di rischio per le infezioni delle vie urinarie. Episodi di cistite dopo un rapporto sessuale incidono per il 60% sul totale delle infezioni ricorrenti alle vie urinarie nelle donne: a rischio è soprattutto chi ha rapporti sessuali frequenti e le donne in menopausa. In menopausa la carenza di estrogeni espone l’apparato urinario all’aggressione dei batteri.
A favorire l’insorgenza di cistite dopo un rapporto è lo sfregamento generato dalla penetrazione, che può agevolare l’ingresso dei batteri nell’uretra della donna, sensibilmente più corta di quella degli uomini, e quindi la diffusione nella vescica. In genere, i sintomi della cistite durano dai 3 ai 6 giorni ed è il batterio E. coli a provocare l’infezione nell’84% dei casi di cistite ricorrente (cistiti che si manifestano almeno tre volte nell’arco di un anno).
È opportuno precisare che la cistite non è una malattia a trasmissione sessuale; anche se, come visto, i rapporti sessuali incrementano il rischio di contrarla. E’ proprio l’intensa vita sessuale che dà origine, infatti, a quella che viene chiamata cistite della luna di miele.
A favorire l’insorgenza di cistite dopo un rapporto è lo sfregamento generato dalla penetrazione, che può agevolare l’ingresso dei batteri nell’uretra della donna, sensibilmente più corta di quella degli uomini, e quindi la diffusione nella vescica. In genere, i sintomi della cistite durano dai 3 ai 6 giorni ed è il batterio E. coli a provocare l’infezione nell’84% dei casi di cistite ricorrente (cistiti che si manifestano almeno tre volte nell’arco di un anno).
È opportuno precisare che la cistite non è una malattia a trasmissione sessuale; anche se, come visto, i rapporti sessuali incrementano il rischio di contrarla. E’ proprio l’intensa vita sessuale che dà origine, infatti, a quella che viene chiamata cistite della luna di miele.