La cistite cronica
Il termine “cistite cronica” viene a volte utilizzato in modo improprio per definire la cistite ricorrente condizione caratterizzata da ripetuti episodi di cistite acuta di origine batterica (almeno 3 volte in un anno o 2 volte in sei mesi).
Quest’ultima è un problema piuttosto comune nelle donne, causa di fastidi fisici e anche di spiacevoli risvolti psicologici.
La cistite si cronicizza nel 20-25% circa delle donne che almeno una volta hanno sofferto di un episodio di cistite acuta, e colpisce in prevalenza donne di età compresa tra i 25-30 e i 60 anni.
Ne sono maggiormente soggette le donne che hanno una vita sessuale particolarmente attiva, così come le donne in gravidanza o dopo la menopausa.
Sintomi
Gli episodi di riacutizzazione della “cistite cronica” si manifestano tipicamente con stimolo a urinare frequentemente, difficoltà e bruciore durante la minzione, dolore nella zona pelvica e, talvolta, febbre.
Cura
Il trattamento della “cistite cronica” può essere particolarmente impegnativo, sia per i pazienti sia per i medici; esistono tuttavia alcune strategie promettenti.
In fase acuta, la cistite cronica è trattata con una terapia antibiotica volta a eliminare l’infezione batterica responsabile dell’infiammazione vescicale. L’antibiotico, in alcuni casi e sempre sotto stretto controllo medico, può essere utilizzato anche a scopo preventivo. Ribadiamo, ancora una volta, la necessità di farsi prescrivere la terapia antibiotica dal medico, che saprà quale tipologia di antibiotico scegliere per il trattamento, la durata del ciclo terapeutico e il dosaggio da utilizzare.
Rimedi
Data la frequenza di episodi di cistite a cui è soggetto chi soffre di cistite cronica, l’aspetto della prevenzione risulta particolarmente importante. In quest’ottica è utile consigliare un’adeguata igiene intima, un’abbondante idratazione o eventualmente il trattamento con estrogeni in menopausa.