Dormire bene è importante per il nostro sistema immunitario
Secondo i dati dell’Associazione Italiana per la Medicina del Sonno, circa 12 milioni di italiani soffrono di disturbi legati al sonno, tra i più comuni troviamo la difficoltà ad addormentarsi, i risvegli frequenti durante la notte o precoci al mattino. Tutto ciò può causare una serie di problematiche associate alla cattiva qualità del sonno.
Dormire bene, infatti, è fondamentale per restare in salute: un buon riposo notturno si traduce in un efficientamento di molti processi fisiologici, inclusa la funzionalità del sistema immunitario.
Al contrario, quando il sonno è insufficiente o di cattiva qualità possono subentrare varie problematiche, fra cui un calo delle difese immunitarie: in questi casi, quindi, è bene correre ai ripari. Per migliorare la qualità del sonno e di conseguenza lo stato di salute del nostro organismo e del sistema immunitario, esistono varie strategie, da quelle comportamentali all’uso di integratori. Fra gli integratori una delle sostanze più utilizzate è la melatonina, un ormone naturale che regola il ritmo sonno-veglia ed ha un ruolo fondamentale nel regolare la fisiologia del sonno.
Sonno e sistema immunitario
Il riposo notturno costituisce un importante momento di rigenerazione che permette all’organismo di recuperare le energie spese nelle attività quotidiane e al cervello di registrare e consolidare le esperienze vissute. Dormire bene è fondamentale anche per l’efficienza del nostro sistema immunitario: un sonno qualitativamente e quantitativamente corretto contribuisce a rafforzare le difese naturali, aiutando a combattere gli agenti patogeni.
In particolare, diversi studi hanno dimostrato che durante la fase di sonno profondo vengono prodotte cellule e sostanze che hanno un ruolo protettivo, come le citochine e i linfociti T. Se si dorme poco e male, invece, la funzione immunitaria potrebbe risultare compromessa e il corpo, di conseguenza, essere più vulnerabile e indifeso. Stando alle ricerche, anche solo poche ore di sonno perse comportano una riduzione significativa delle cellule immunitarie innate. Ecco perché durante una convalescenza spesso si consiglia di riposare il più possibile: si tratta del miglior modo per recuperare e stimolare il sistema immunitario.
Per quanto tempo è necessario dormire?
Cosa significa dormire bene e a sufficienza? Innanzitutto, ciascuno di noi dovrebbe assecondare il proprio orologio biologico interno: il sonno, infatti, è un’esigenza strettamente personale, al punto che c’è chi si sente bene anche dopo aver dormito poche ore (si parla di brevi dormitori) e chi invece ha bisogno di dormire a lungo per affrontare la giornata (lunghi dormitori). Inoltre, c’è chi deve andare a letto presto la sera e chi ha bisogno di riposare a lungo la mattina. Anche la continuità del sonno è importante: affinché la dormita sia ristoratrice è essenziale che non sia interrotta da pause più o meno lunghe. In linea di massima, comunque, si consiglia di dormire mediamente sette-otto ore a notte, tempo variabile anche in funzione dell’età.
Ritmi circadiani: Il ruolo della melatonina
La melatonina ha un ruolo essenziale nel regolare i ritmi circadiani e il ritmo sonno-veglia, è un ormone chiave del nostro organismo che lo avverte quando è ora di andare a dormire. La secrezione di melatonina viene influenzata dall’esposizione alla luce solare: di giorno cessa e ci si sente svegli e attivi, mentre col sopraggiungere della sera, i livelli di melatonina aumentano e ci si sente più assonnati.
La melatonina, dunque, funziona come una sorta di direttore d’orchestra del ritmo sonno veglia, fornendo all’organismo informazioni sulla durata del giorno e della notte e consentendogli di adattarsi all’ambiente circostante.
La secrezione di melatonina però diminuisce con l’aumentare dell’età e a causa dello stress, ed è influenzata da alcuni fattori esterni, come ad esempio l’eccessiva esposizione alla luce artificiale.
Per regolare il ciclo del sonno, può essere utile ricorrere all’uso di integratori con melatonina.
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